Dalla parte di Cidio, per il politically correct

Un suggerimento ai nostri politici: per cortesia, e per la salvezza della Patria, occupatevi di Cidio.

E’ pur vero che c’è la necessità della crescita del Paese, che molti italiani fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, che c’è l’emergenza immigrazione colabrodo, che forse dovremo andare in Libia a combattere e via discorrendo, ma Cidio è assolutamente prioritario e corrisponde intimamente al destino del nostro stivale, che è quello di cambiare tutto per non cambiare mai alcunché.

Cidio, dal latino cidium, deriva dal verbo caedes, dal significato di uccidere.

Se si uccide un essere umano si commette un essereumanicidio, non correttamente definito omicidio. Infatti l’essereumanocidio si suddivide correttamente in omicidio e femminicidio. E qui il politically correct ha finalmente fatto giustizia.

Tuttavia, giustizia non è fatta fino in fondo. Infatti, si dovrebbe dire, per un essere umano adulto, adultomicidio e adultfemminicidio, mentre per un giovane che non ha raggiunto lo status di adulto minorenomicidio e minorenfemminicidio. Il lemma infanticidio esiste già, ma va corretto in infantomicidio e in infantfemminicidio.

Anche il suicidio è piuttosto impreciso. Infatti si dovrebbe dire suiadultomicidio o suiadultfemminicidio o, ancora, suiminorenomicidio e suiminorenfemminicidio. Difficile pensare al suicidio di un infante, salvo che non si strozzi volontariamente con il ciucio (ciuciocidio?) pensando a cosa lo aspetta riguardo alla lingua italiana della nuova giurisprudenza.

Le cose si complicano nel caso di mutamento del sesso. Se lui è diventato lei, cosa dobbiamo dire? Aldutprimaoepoifemminicidio? E nel caso di un trans? Transicidio? No, mi pare una semplificazione. E poi, nel caso di un suicidio, il suicidato, al di là del suo aspetto fisico, si sentiva maschio o femmina, adulto o infante? Mah! L’istituzione di una Commissione parlamentare bicamerale mi sembra del tutto opportuna.

L’affare si complica in base alla religione. Un adultomislamicidio è ben diverso da adultomicattolicidio. Cambiano in paradisi, gli inferni, gli aldilà.

E se siamo in presenza di una donna incinta? In questo caso c’è un adultfemminicidio che si unisce ad un feticidio, ovviamente ben distinto tra omifeticidio e femmifeticidio.

La casistica è davvero impressionante. C’è lavoro da fare. Altro che occuparsi di disoccupazione, di posti di lavoro, di sviluppo, di welfare che va a puttane (con tutto il dovuto rispetto per la nobile professione), di Libia, e via discorrendo.

E’ di Cidio che ci si deve occupare. L’appello è per ogni parlamentare e per ogni parlamentara, per ogni onorevole e per ogni onorevola.

C’è un ultimo tormentone. Cidio è maschio o femmina? Mah! Ai posteri l’ardua sentenza.

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Giornalista
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